I metalli preziosi nell’ambito delle economie stanno risultando nuovamente a dir poco importanti nelle caratteristiche forme di investimento, con l’oro in testa che in pochi anni ha riacquisito nuovamente una serie di condizioni positive ed un valore al rialzo. Bene rifugio per eccellenza, l’oro viene accomunato anche dall’argento e dal platino.
Tutti metalli preziosi, in quanto mediamente rari, seppur in maniera e quantità differenti, e che in molti casi hanno utilizzi sovrapponibili, almeno in parte. Quale tra questi metalli però risulta effettivamente più redditizio per i nostri investimenti? Risposta non banale in quanto non esiste una risposta che va bene per ogni situazione, eppure ogni variante di questi elementi chimici ha un suo perchè.
Risorse preziose: su quali “puntare”?
L’oro resta ancora oggi il metallo prezioso per eccellenza, costituisce anche simbolicamente la purezza e la ricchezza, rappresentando una risorsa stabile nel valore quindi eccellente per mantenere il valore, che pure è cambiato molto nel corso degli anni. Da tempo l’oro è al rialzo, dal punto di vista economico resta sempre legato al petrolio e tende a salire come valore in condizioni di crisi effettive di tipo economico.
E’ attualmente la risorsa ideale in particolare nelle condizioni geopolitihe attuali, vale circa 90 euro al grammo (in condizioni finanziarie) e secondo vari analisti nelle proiezioni è maggiormente portato a nuovi aumenti che a calare effettivamente quindi è la risorsa giusta per investimenti a lungo termine e quindi stabili rispetto ad altre risorse.
Pro e contro
L’argento segue un concetto ed una utilizzabilità parallela ma in “scala minore” dell’oro, in quanto condivide parzialmente gli utilizzi, ampliandone le quantità. Simile all’oro per caratteristiche, ha però utilizzi più diversificati, quindi può essere considerata una risorsa leggermente più “rischiosa” ma in grado di subire più sbalzi in termini di valore, restando però un elemento stabile.
- Mediamente l’oro resta per 2/3 nelle applicazioni legato a contesti economici o legati ad ambiti di lusso come la gioielleria
- L’argento invece per un buon 70 % trova diffusione in industrie molto più ampie e diversificate
Infine il platino considerato a lungo e forse anche erroreamente una risorsa ancora più rara dell’oro, lo è in molti ambiti anche se ha un costo sicuramente molto più importante dell’argento pur restando in “seconda posizione” rispetto all’oro, attualmente è valutato circa 30 euro al grammo dal punto di vista economico ed ha utilizzi molto diversificati.
E’ particolarmente adatto per diversificare il proprio circolo di investimenti effettivi, quindi non è consigliabile puntare esclusivamente sul platino in quanto rispetto ad oro ed argento tende a modificarsi più facilmente nel valore. Anche questa risorsa viene impiegata per settori specifici ma questi sono più ristretti e riguardano una risorsa che è comunque mediamente rara.