La numismatica è un mondo in continua evoluzione, così tanto ricco di pezzi ed esemplari di grande impatto e che sembrano attirare sempre più appassionati del settore, che amano conoscere a fondo tutto quello che gira intorno alle monete: dalla loro storia alla loro formazione, fino ad arrivare allo studio attento di tutto quello che è la scienza delle monete.
Un dettaglio che spesso viene tenuto in conto e che rende alcune monete davvero speciali è la rarità. E su questo aspetto vogliamo soffermarci per capire quanto incidono alcuni fattori in particolare, come l’età di una moneta e la ridotta tiratura, su quello che invece è in genere la valutazione di una moneta. Ecco tutto quello che devi sapere.
Cosa significa moneta rara?
Quando si parla di monete rare, non si intende solo il loro valore economico, ma il fatto che siano difficile da trovare in circolazione, cioè ci sono pochi pezzi. Tuttavia, non serve che questa moneta sia antica o che per esempio si tratti di un pezzo ormai in disuso, perché anche una moneta ancora attiva può diventare rara col tempo, perché alcune vengono perse, fuse o semplicemente si rovinano.
Nel caso delle monete rare, prima ancora che stabilire il loro valore quello che devi sapere è come conservarle. Infatti, è bello e assolutamente prestigioso avere nella propria collezione una moneta rara, ma se questa è tenuta male, senza protezione, e presenta anche segnali di usura, è graffiata oppure anche ossidata, abbiamo ben poco da considerarci fortunati.
Ecco quali monete rare si conoscono oggi
In Italia, considerando che non tutte le monete che oggi esistono in circolazione, seppur di poco numero, sono appunto rare, diciamo anche che quelle che invece si considerano rare e si sa possano essere ancora in circolazione, hanno valori che raggiungono cifre astronomiche. E tra queste sicuramente troviamo alcune monete nello specifico:
- 500 lire Caravelle 1957, che sono caratterizzate da un errore di conio, con le bandiere delle caravelle che si trovano controvento, invece che al naturale
- 50 lire Vulcano del 1956, che ha un valore tra i 2.000 e i 3.000 euro
- 100 lire Minerva del 1955, dove la dea è ritrattata con una lancia accanto a un ulivo, è arriva fino 1 .500 euro
Tieni conto che queste sono quelle appartenute alla Lira e sono tra quelle appunto che più fra tutte appaiono ricche di valore numismatico, oltre che economico e nominale. Ma altri pezzi da collezione li troviamo anche tra le monete dell’euro, come con quelle da 2 euro destinate allo scopo commemorativo o anche quelli con errori di conio che ovviamente interessano in modo particolare ai collezionisti.
La numismatica sotto questo punto di vista, ovvero quella della rarità è particolarmente attratta dall’idea di che storia, tradizioni e momenti storici siano determinanti per favorire la rarità e quindi il prestigio e l’alto valore di una moneta, tanto tra quelle ormai in disuso come la Lira, quanto tra quelle che presentano dettagli o particolari che affascinano e appartengono invece all’Euro.