Le 50 e 100 lire hanno costituito due tra le varianti di monete più diffuse della storia italiana, anche se molto meno successo hanno riscosso le varianti piccole, per alcuni addirittura dimenticabili, ma che hanno evidenziato una sorta di esperimento fallito ma non totalmente campato per aria, come vedremo. Quanto possono valere oggi le 50 e 100 lire piccole?
Conosciute con il nome “ufficiale” di 50 e 100 lire 2° tipo, queste monete hanno avuto una “carriera” molto breve, soprattutto se confrontata con l’esemplare longevità delle “sorelle maggiori” coniate invece per svariati decenni, fino al 1989. Proprio a fine anni 80 la Zecca di stato ai tempi ha deciso di modificare non l’aspetto ma le dimensioni di queste monete.
L’idea delle 50 e 100 lire piccole
Lo scopo dichiarato e chiaro è ovviamente evidente, ovvero utilizzare meno materia prima, in questo caso metallo, lega di alluminio per due tra le varianti monetarie più diffuse in Italia nella seconda metà del secolo scorso. Questo avrebbe comportato dei veri e propri risparmi per la produzione generalizzata non indifferenti, ma la risposta è stata diversa da parte dei cittadini.
Emesse dal 1990 al 1993 (la 50 lire è stata prodotta fino al 1995), le 50 e 100 lire piccole infatti sono esattamente grandi la metà delle varianti originali mentre l’aspetto sulle due facce è sostanzialmente uguale, questo però ha portato il fattore scomodità a prevalere su quello della riconoscibilità. Troppo piccole e scomode, fatte “per perderle”, queste due emissioni hanno riscosso così poco successo da portare vari negozianti a non impiegarle affatto.
Valore attuale
Quanto valgono? Non tantissimo, però esistono degli esemplari più rari degli altri: entrambe infatti hanno avuto una ingente quantità prodotta in virtù almeno nelle intenzioni di produrle per vari anni, in realtà già dal 1993 in poi queste sono state sostituite dalle versioni Italia Turrita, dalle dimensioni più sostenibili e quindi accolte immediatamente in modo migliore.
- La 50 lire piccola vale tra i 5 ed i 30 euro se è un esemplare tenuto alla perfezione del 1990, ma esistono errori di conio come quelli senza 1 del 1993, che valgono fino a 60 euro
- La 100 lire piccola più interessante è quella del 1990 riconoscibile però da altre sempre dello stesso anno, che ha i “99” dell’anno più chiusi, e vale fino a 50 euro, un identico esemplare del 1991 vale fino a 35 euro
Alcuni errori di conio sono stati valutati molto di più, fino a 50 mila euro almeno secondo i possessori, ad esempio un esemplare che vede la presenza del dio Vulcano sulla 50 lire piccola rivolto però per errore sull’altro lato, a destra rispetto a sinistra, oppure altri piccoli errori e varianti presenti su queste monete, perlopiù dimenticate e mai troppo valutate dai collezionisti.
E’ stata infatti l’evidenza di una serie di emissioni per nulla rare da trovare ma quasi rimosse istantaneamente, rispetto a tanti altri tipi di monete che invece sono ancora facili da ricordare, della storia italiana. Nonostante questo non dovrebbero mai mancare almeno alcuni esemplari di queste lire italiane, che sono state tra le ultime coniate del vecchio conio.