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Italia: dove osano le cicogne

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Italia: dove osano le cicogne

 

 

cicogne

di Devis Bellucci | @devisbellucci

In passato capitava di vederle solcare anche i nostri cieli. Simbolo di fertilità e protagoniste di tante leggende, le cicogne arrivavano in Europa durante l’estate e nidificavano sui tetti delle case, sui comignoli, sui pali della luce. A differenza di molti uccelli che preferiscono vivere in luoghi più appartati, le cicogne scelgono gli uomini come vicini di casa. È per questo, forse, che si dice portino i bambini. Una volta c’erano contadini disposti a sistemare la ruota di un carro sul tetto come base per il nido delle cicogne. La scrittrice Adriana Zarri, che viveva da eremita in una cascina, era pronta addirittura a smettere di accendere il fuoco per non disturbarle col fumo.

Per fortuna ci sono luoghi in cui vedere ancora oggi questi splendidi uccelli. L’Alsazia, in Francia, ospita ogni anno un gran numero di cicogne, che coronano coi loro grandi nidi i tetti delle case a graticcio. E in Italia? Sono proprio scomparse del tutto, come testimonia la crisi demografica? Pare di no. Vediamo allora dove ammirarle.

Il Centro Cicogne e Anatidi di Racconigi (Cuneo)

Istituito dalla LIPU negli anni ’80 con lo scopo di reintrodurre la cicogna bianca in Italia, il Centro ha oggi un’estensione di 6 ettari, una parte dei quali allagati a zona umida per la sosta di uccelli migratori. Insieme a diverse coppie di cicogne, nel Centro vivono alcune specie rare di anatre, cigni e oche, tra cui il Gobbo rugginoso, un’anatra tuffatrice che si era estinta nel nostro Paese durante gli anni ’70. Sono presenti esemplari di picchio verde, cavaliere d’Italia e airone cenerino. Il parco è visitabile con un percorso didattico e ospita anche il Centro Recupero Animali Selvatici di Racconigi, che mira alla cura e alla riabilitazione di uccelli feriti o ammalati. Info

Il Bosco delle Bertone nel Parco Naturale del Mincio (Mantova)

Diciamo subito che il Parco è un vero gioiello, con alberi ultracentenari tra edifici ottocenteschi. A partire dagli anni ’90, con l’arrivo dalla Svizzera delle prime 12 cicogne, è in atto un progetto di reintroduzione della specie, volto a costituire un nucleo stabile di cicogne nidificanti. La speranza è che, nel tempo, si stabilisca un legame territoriale in questi uccelli, che li porti a nidificare in zone adiacenti al Centro poi via via sempre più lontano. Le cicogne ospitate nel Parco possono essere ammirate da vicino con facilità, visto che non hanno alcun timore dell’uomo. Particolarmente suggestiva è una visita durante il periodo primaverile, quando le cicogne sono impegnate a costruire il nido, a nutrire i piccoli e a seguire le loro prove di volo. È possibile osservare questa fase emozionante tramite alcune telecamere puntate sui nidi stessi. Durante le serate estive si tiene la rassegna Musica sulle ali delle cicogne, dedicata alla musica etnica del bacino mediterraneo. Infine, è stato da poco inaugurato un percorso ludico-didattico per i bambini. Info

Centro Cicogne di Zerbolò (Pavia)

Grazie all’impegno decennale di alcune Associazioni, le cicogne sono tornate fra le risaie e nei prati attorno a Cascina Venara, nel Comune di Zerbolò.È possibile ammirare i maestosi uccelli, intenti nel volo e nella caccia di rane e insetti. Nel tempo sono diventate ben quindici le coppie nidificanti, attualmente con una quarantina di pulcini. La presenza di una colonia stanziale induce altri soggetti selvatici, che transitano durante le migrazioni, a fermarsi e nidificare. L’Associazione A passo d’Ali, che ha sede a Cascina Venara, organizza una serie di attività alla scoperta del territorio, con percorsi didattici lungo il fiume Ticino e nell’antica foresta Bosco Siro Negri.  Info

Oasi dei Quadris di Fagagna (Udine)

La cicogna bianca è il simbolo e la principale attrazione dell’Oasi, che raggruppa diversi stagni di forma regolare (quadri, appunto), ricavati dall’escavazione della torba. Oggi si contano quasi 50 esemplari di cicogna, ma si possono vedere anche anatre, oche e il rarissimo ibis eremita. L’Oasi è gestita dall’Associazione Amici dell’Oasi dei Quadris, che è possibile contattare per informazioni e visite guidate. Info

©TravelGlobe  RIPRODUZIONE RISERVATA

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