Cerca
Close this search box.
Astroturismo: i luoghi più belli dove guardare le stelle

DatA

Astroturismo: i luoghi più belli dove guardare le stelle

Ph di Neale LaSalle da Pexels

di Devis Bellucci | @devisbellucci

L’inverno del cielo per noi, cacciatori di stelle, è la costellazione di Orione. Salta subito agli occhi, con la sua forma a clessidra e le tre stelle allineate al suo centro. Poco lontano, solitaria e azzurra, brilla Sirio, nel Cane Maggiore, e dalla parte opposta l’ammasso delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. Dopo la Luna, forse proprio le Pleiadi sono l’oggetto celeste che più ha incantato i poeti, da Giovanni Pascoli fino a Saffo, nell’antica Grecia. A quei tempi il meglio del cielo era spesso a portata di mano, data l’assenza d’inquinamento luminoso. E oggi Dove bisogna andare per godere della Via Lattea e delle centinaia di stelle teoricamente visibili a occhio nudo? Vediamo alcune mete classiche dell’astroturismo, un fenomeno ancora di nicchia ma in forte crescita.

L’arcipelago delle Canarie

Sull’arcipelago sono presenti alcuni osservatori tra i più importanti del mondo, spesso situati oltre i 2000 metri di quota, dove l’aria è più pulita. Ricordiamo l’Osservatorio del Teide, posto sul massiccio di Izaña, o quello di Roque de los Muchachos a La Palma. Su queste due isole, tra l’altro, è in vigore una legge che regola le rotte aeree e i livelli di inquinamento in modo da garantire al meglio la limpidezza del cielo a favore degli Osservatori stessi.

Aurore Boreali in Scandinavia

Chiamate anche Luci del nord, le aurore boreali si presentano come tenui aloni colorati nel cielo notturno, tipicamente visibili oltre il Circolo Polare. Uno degli osservatori più noti per ammirare questo spettacolo è l’Aurora Sky Station di Abisco, in Svezia.

Paranal, Cile

Siamo sul Cerro Paranal, a 2600 metri di altitudine, nel cuore del deserto di Atacama. Qui non è mai piovuto a memoria d’uomo e le notti sono secche e serene. In cima alla montagna sorge il Very Large Telescope, un sistema di telescopi che fa parte dell’European Southern Observatory, la più importante organizzazione astronomica europea.

Mauna Kea, Isole Hawaii

L’altitudine e la posizione isolata rendono l’Osservatorio astronomico di Mauna Kea uno dei migliori siti al mondo per esplorare il cielo. I 13 telescopi, finanziati da diverse nazioni, sono collocati sulla cima del vulcano omonimo. Bisogna salire con cautela per prendere confidenza con l’altitudine, visto che la stazione per i visitatori è a 2800 metri di quota e alla cima manca ancora un po’!

Cherry Springs State Park, Pennsylvania

Qui non ci sono Osservatori famosi, ma insieme al Joshua Tree National Park in California e al Natural Bridges National Monument nello Utah, il Cherry Springs è fra i parchi più noti negli Stati Uniti per ammirare la Via Lattea in tutto il suo splendore. Il cielo è puro, incontaminato, e la visuale si apre a 360 gradi. In serate particolarmente favorevoli, c’è chi giura che la brillantezza delle stelle sia tale da creare delle ombre.

Valentia Island, Irlanda

Premesso che l’isola stessa è molto suggestiva, secondo gli astrofili da questo luogo si ammirerebbe il cielo più nero d’Europa. La pace non manca, dato che solo poche centinaia di persone abitano la piccola Valentia, posta di fronte alla costa di Kerry, nell’Irlanda sud occidentale.

Italia

Le Alpi Marittime in provincia di Cuneo, oltre i 2000 metri d’altezza, sono considerate il sito col cielo stellato più bello d’Italia. Tra queste, spicca il Monte Argentera, coi suoi pianori e i laghetti alpini in cui, con un po’ di fortuna, è possibile vedere riflessa la Via Lattea. Cieli straordinari anche da Pian Rosa, a quasi 3550 metri, nel comune di Valtournenche in Valle d’ Aosta, sul Passo dello Stelvio, tra Alto Adige e Lombardia, sul Monte Cimone nell’Appennino Tosco-Emiliano, e dalle isole più appartate del Bel Paese: Giannutri, nell’arcipelago Toscano, Marettimo nelle Egadi e Stromboli nelle Eolie.

Per chi è a caccia di alieni

A Socorro, in Nuovo Messico, è possibile visitare il più importante complesso di radiotelescopi del mondo, che forma una potentissima antenna. Tuttavia in questo Osservatorio gli astronomi non guardano, ma ascoltano, scandagliando le onde radio che provengono dal cosmo. Proprio come la dottoressa Ellie Arroway, alias Jodie Foster, protagonista del film Contact del 1997, in parte girato a Socorro. La dottoressa in questione era convinta della presenza di forme di vita extraterrestre, altrimenti sarebbe stato un grande spreco di spazio. Se non potete andare in America, ma volete comunque immergevi nell’atmosfera del film, sappiate che esiste un importante radiotelescopio a Medicina, in provincia di Bologna. I ricercatori dell’Istituto di Radioastronomia accolgono i visitatori ogni domenica pomeriggio al Centro Visite “Marcello Ceccarelli”, ricco di materiale multimediale. Un’esperienza per mostrare ai nostri bambini che forse ET esiste davvero. Si tratta solo di intercettare la sua chiamata mentre telefona a casa.

Curiosità

Contact è un film basato sull’omonimo romanzo di fantascienza di Carl Sagan del 1985, che descrive un possibile primo contatto tra umani e alieni e alcune delle implicazioni etiche e religiose che ciò comporta. Il film è uscito nelle sale negli USA l’11 luglio 1997, mentre nelle sale italiane il 26 novembre 1997. La dottoressa Ellie Arroway, appassionata di trasmissioni radio fin da bambina e ritrovatasi a lavorare come addetta alle trasmissioni di una grande antenna, ha passato gli ultimi anni alla ricerca di vita extraterrestre nel cosmo, scandagliando lo spazio tramite radio telescopi del progetto SETI.

© TravelGlobe RIPRODUZIONE RISERVATA

POTREBBE INTERESSARTI

Articoli
Correlati