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Buddhismo nel piccolo Tibet toscano

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Buddhismo nel piccolo Tibet toscano

ILTK

di Devis Bellucci | @devisbellucci

Non è necessario percorrere migliaia di chilometri per respirare l’autentica atmosfera di un monastero tibetano. L’entroterra toscano, in una zona collinare di grande pregio paesaggistico, custodisce infatti l’Istituto Lama Tzong Khapa, il più importante centro di buddhismo tibetano in Italia. L’Istituto ha sede nei locali di un antico casale, immerso in un giardino. Soggiornarci per un po’, partecipare a un seminario o anche solo visitarlo, può essere un’occasione per avvicinarsi alla meditazione, liberare la mente e fare il primo passo lungo la via della felicità.

Il buddhismo nell’istituto

Si trova in provincia di Pisa, nella frazione Pomaia, tra colline punteggiate di cipressi e il mare. Venne fondato negli anni ’70 da Lama Yeshe ed è affiliato alla Fondazione per la Preservazione della Tradizione Mahayana, un’organizzazione internazionale che raggruppa oltre 150 centri di buddhismo.  L’edificio principale ospita una grande sala di meditazione (gompa), con statue del Buddha e arredi ispirati alla tradizione tibetana. Un’ex cappella, situata nel vicino boschetto, accoglie il Gompa del Cenresig, con la sua volta circolare abbellita da affreschi. A disposizione c’è poi una Biblioteca con oltre 4000 testi, che spaziano dal buddhismo classico e moderno fino a temi complementari quali filosofia, psicologia e lingue orientali. L’Istituto ha anche una sala da pranzo, una piccola caffetteria e un negozio di artigianato tibeto-nepalese in cui acquistare libri, rosari tibetani, prodotti per il corpo e la casa. Infine, c’è il Giardino del tè, l’area forse più suggestiva. Qui è possibile passeggiare lungo i sentieri di meditazione, ammirando statue del Buddha che provengono da varie regioni dell’Asia. Tutt’attorno volteggiano centinaia di bandiere colorate della preghiera.

Le iniziative

Oggi l’Istituto, in cui vivono alcuni illustri Maestri tibetani, è uno dei centri di studi e pratica buddhisti più importanti d’Europa. Non si tratta di un vero monastero, essendo aperto a tutti: monaci, laici in cerca di un periodo di riflessione e approfondimento personale, semplici visitatori venuti per curiosità. Grazie alla qualità dei corsi teorici e delle pratiche di meditazione offerte, il Centro attrae ogni anno moltissime persone da tutto il mondo, spinte dal desiderio di entrare in contatto con la psicologia e la filosofia buddhista. Viene proposto un ricco calendario di brevi seminari, ritiri di qualche giorno o durante il fine settimana ed eventi serali. In particolare, è noto per il suo programma di studi superiori in filosofia e scienza buddhista, che ruota attorno a un Basic Program della durata di tre anni e a un Master Program di otto anni. Per chi lo desidera, è sempre possibile svolgere un’attività di volontariato a supporto alla comunità.

Soggiornare all’Istituto

Il modo migliore per vivere in pienezza le esperienze proposte è soggiornare all’Istituto per qualche giorno. Così facendo, tra l’altro, si contribuisce alla sua sopravvivenza. Ci sono diverse sistemazioni, con camere fino a otto letti. L’opzione più suggestiva è il pernottamento nelle casette di legno nel parco, in mezzo all’oliveto. I prezzi sono economici ed è possibile la pensione completa.

Una curiosità

 Nell’Istituto c’è una grande statua che raffigura il Buddha della Compassione. Proviene dal set del film Kundun diretto da Martin Scorsese ed è stata sottoposta a un restauro durato oltre un anno, in modo da garantirle una lunga vita. Adesso troneggia in questo piccolo tetto del mondo toscano, dove l’aroma dell’incenso si mescola con quello della lavanda e della macchia mediterranea.

Informazioni: Istituto Lama Tzong Khapa

Una lettura in tema: L’arte della felicità di Tenzin Gyatso (Dalai Lama) e Howard C Cutler (Mondadori).

 

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